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Sole 24 Ore - 17 Luglio 2007

 

 

Sole 24 Ore - 3 Giugno 2007

 

 


Il Sole24Ore 19 Luglio 2006

Il Sole24Ore 9 Giugno 2006

 

Il Sole24Ore Sabato 27 Maggio 2006

 

BANCHE:                                                                                                                                                                          Notizia ANSA - 22 Marzo 2006

AFFONDO CATRICALA', MODIFICARE CONTI E' ABUSO - REPLICA DELL'ABI, ABBIAMO SEMPRE RISPETTATO LA LEGGE

(ANSA) - ROMA, 22 mar - Abuso da abolire. Non usa mezzi termini il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalą, contro la prassi bancaria di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali dei conti correnti. Un metodo sancito nel Testo unico bancario ma che, secondo il Garante per la concorrenza. va tutto a svantaggio dei clienti che vengono informati dei cambiamenti solo a cose fatte e per di pił con metodi indiretti, ovvero con la pubblicazione delle modifiche in Gazzetta Ufficiale. Poco dopo č arrivata la replica del presidente dell'Abi, l'associazione bancaria, Maurizio Sella, che in una nota spiega come stupisca "che si consideri un abuso il comportamento che rispetta una norma emanata dal Legislatore nel 1993 anche per ridurre i costi delle comunicazioni tra banche e clienti". In ogni caso, continua Sella, l'Abi "lavora da tempo insieme con le associazioni dei consumatori per migliorare ulteriormente le previsioni dei contratti. Con l'obiettivo di rafforzare, nel segno della fiducia, le relazioni banche- clienti, famiglie e imprese". L'oggetto delle critiche di Catricalą č proprio l'art. 118 del Testo unico bancario che, ha spiegato il Garante, "consente di modificare in modo unilaterale le condizioni contrattuali a danno dei risparmiatori". L'Antitrust sta approfondendo la questione dopo l'avvio dell'indagine conoscitiva sui costi dei conti correnti. Ma se l'indagine, ha continuato Catricalą, ha gią spinto alcuni istituti ad eliminare i costi di chiusura dei conti, sulle modifiche contrattuali molto resta da fare. "Forse pensano che abbiamo scherzato - ha sottolineato il presidente dell'Antitrust - ma noi facciamo sul serio. La devono smettere con questo abuso. L'art. 118 - ha insistito - deve sparire dall'ordinamento e i contratti dovranno essere improntati al mutuo consenso fra le parti". L'idea di Catricalą č insomma quella di non permettere pił modifiche unilaterali: "Ci deve essere per i clienti la possibilitą di recedere". Il presidente dell'Autoritą ha quindi ricordato il lavoro in corso per proseguire l'indagine sui costi: attualmente gli uffici dell'Authority stanno predisponendo un questionario che sarą distribuito agli istituti. "Deve essere chiaro e preciso, come rigoroso e trasparente deve essere il metodo dell'indagine - ha sottolineato Catricalą - perché la valutazione finale deve essere non attaccabile". I tempi per portare a termine l'indagine non saranno comunque brevi e si dovranno attendere almeno 7-8 mesi.  (ANSA).


BANCHE: CATRICALA', MODIFICA UNILATERALE C/C DOVRA' SPARIRE DA ORDINAMENTO              Notizia AdnKronos - 22 Marzo 2006

Roma, 22 mar. (Adnkronos) - L'articolo 118 del Testo unico bancario che consente alle banche la modifica unilaterale delle condizioni contrattuali dei conti correnti ''dovra' sparire dal nostro ordinamento''. Parola del presidente dell'Antitrust, Antonio Catricala', che nel corso di un incontro con gli studenti dell'Universita' Luiss Guido Carli, il primo di una serie con le istituzioni, interviene cosģ su una norma aspramente constestata anche dalle associazioni dei consumatori. (segue)

Fonte: A cura di AdnKronos
 


Le modifiche sui c/c? «Un abuso»                                                                                                                 Notizia IlSole24Ore - 22 Marzo 2006

Credito e consumatori/ L'Antitrust critica i cambiamenti nei contratti - L'Abi: «Rispettiamo la legge»

ROMA - La modifica delle condizioni contrattuali sui conti correnti comunicata dalle banche alla clientela attraverso gli avvisi sulla Gazzetta Ufficiale «č un abuso» secondo il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalą. Il presidente dell'Antitrust punta il dito su un articolo del Testo Unico bancario (il 118) che consente di comunicare «ai clienti a babbo morto che sono cambiate le condizioni».
E, parlando agli studenti dell'Universitą Luiss-Guido Carli, Catricalą ha indirizzato ieri alle banche una specie di aut aut: «Č meglio che si autodeterminino da sole su questi punti, altrimenti lo faremo noi». A giudizio di Catricalą l'articolo 118 del Testo Unico bancario «č incostituzionale» e da parte delle banche non puņ essere possibile effettuare delle modifiche unilaterali «senza dare la possibilitą di recedere dal contratto».
Il presidente dell'Antitrust ha sottolineato nell'incontro con gli studenti dell'Universitą Luiss-Guido Carli gli effetti positivi che ha gią riscontrato dal solo annuncio dell'avvio dell'indagine conoscitiva sui costi che il sistema bancario applica sui conti correnti. Indagine
avviata, ha ricordato Catricalą, in coincidenza con l'attribuzione delle nuove competenze nel settore previste dalla legge sul Risparmio.
«Gią quattro gruppi hanno abolito l'uscita a pagamento dal conto corrente», ha detto il presidente dell'Antitrust.
Per quanto riguarda l'indagine, Catricalą ha aggiunto di aver dato mandato ai suoi uffici per la messa a punto di un questionario da
inviare alle banche che dovrą essere il pił chiaro possibile in quanto dovrą «portare a capire quali sono le storture del mercato.

Noi - ha proseguito Catricalą - dobbiamo dare all'opinione pubblica una risposta chiara: se ha ragione l'Abi o se hanno ragione le associazioni dei consumatori» che lamentano costi alti per i conti correnti.

Tra i due fronti, ha ricordato il presidente dell'Antitrust, «ci sono distanze di valutazione enormi».
I consumatori plaudono agli annunci del Garante della concorrenza.
Le banche, dal canto loro, hanno fatto pervenire a stretto giro di posta la loro risposta, nella quale tornano a sottolineare che le aziende di credito non fanno che applicare la legge.
«Stupisce che si consideri un abuso il comportamento che rispetta una norma emanata dal Legislatore nel 1993 anche per ridurre i costi delle comunicazioni tra banche e clienti» ha dichiarato il presidente dell'Abi, Maurizio Sella. «Come in ogni altro rapporto con i clienti - prosegue la nota di Palazzo Altieri - le banche rispettano le disposizioni di legge su come informarli, pubblicano in anticipo sulla Gazzetta Ufficiale le variazioni delle condizioni, confermano le comunicazioni con il primo estratto conto inviato ed č comunque sempre possibile per il cliente concordare pił informazioni o una maggiore frequenza delle comunicazioni».
Quanto ai costi di chiusura dei conti correnti, e all'indagine conoscitiva dell'Autoritą Antitrust, ricordata dallo stesso Presidente Catricalą, il presidente dell'Abi ribadisce di averla gią giudicata «necessaria e positiva, assicurando la massima collaborazione», e
«l'Associazione bancaria ha troppo rispetto per l'Autoritą e le sue procedure per aggiungere altre considerazioni». Sella sottolinea infine che «l'Abi lavora da tempo insieme alle associazioni dei consumatori per migliorare ulteriormente le previsioni dei contratti. Con l'obiettivo di rafforzare, nel segno della fiducia, le relazioni banche-clienti, famiglie e imprese».


Caro-banca, inchiesta dell'Antitrust - Catricalą: "I servizi siano trasparenti"                                        Notizia TgFin - 13 Gennaio 2006
 

Le banche costano troppo. E adesso l'Antitrust vuole intervenire. Il numero uno Antonio Catricalą assicura infatti che l'Authority aprirą un'indagine sulle tariffe per fare chiarezza sulla questione. Si tratta di un settore che ha bisogno di dati certi, spiega infatti il presidente dell'Authority. Che aggiunge: "Le banche hanno profitti enormi: č opportuno anche che diano servizi trasparenti ai cittadini".

L'Antitrust darą quindi al pił presto il via a un'inchiesta per verificare come vengono calcolati i costi dei servizi. La notizia č stata data durante un'intervista andata in onda su Radio 24.
A giudizio di Catricalą "i costi dei trasferimenti devono essere stabiliti prima, immutabili ed equi, e anche i tempi dei trasferimenti devono essere ridotti".

Del resto, ha sottolineato, anche in una fase economica debole "le banche stanno andando benissimo, con profitti enormi e diventano cosģ bocconi appetibili: quindi č opportuno che si potenzino, ma anche che diano un servizio ai cittadini il pił trasparente possibile".

Quanto al passato, quando la vigilanza sulla concorrenza era in capo alla Banca d'Italia, Catricala' ha affermato di non voler dare giudizi, ma osserva che la preoccupazione per la stabilitą del sistema ha messo "in secondo piano" quella per la competizione all'interno del settore. Perņ, ha concluso, "se la stabilitą č una prioritą per il sistema bancario, l'efficienza dipende dalla concorrenza e la concorrenza puņ prevedere anche il fallimento".